Rimosso anche l’ultimo cartello: riapre la rotatoria di Via Lamarmora
Un intervento complesso in sintonia con il territorio
Ad aprile 2024 Mazza ha aperto un importante cantiere presso la rotatoria tra via Lamarmora e via San Zeno a Brescia per intervenire sulle principali tubazioni dei sottoservizi.
Pianificato nei mesi primaverili ed estivi per ridurre l’impatto sul traffico, l’intervento si è rivelato più complesso di quanto inizialmente preventivato e ha comportato la chiusura parziale della rotatoria, con conseguenti disagi alla viabilità locale.
Una sfida tecnica: scavi e sostituzione delle tubazioni
La squadra Mazza è stata impegnata in opere di scavo, di movimentazione terra e nella sostituzione con nuove strutture in acciaio delle tubazioni obsolete del teleriscaldamento, dell’acquedotto e del gas (in media e bassa pressione).
Nel corso dei lavori si è reso necessario sostituire una porzione del fosso lanetta e costruire una camera in cemento armato per accogliere le nuove tubazioni del teleriscaldamento.
Gli spazi erano ristretti e la posizione era complessa: rispettare i criteri di sicurezza era fondamentale così come mantenere la viabilità per la popolazione. I tempi, le scadenze e gli interventi dei professionisti erano serrati: non si poteva sbagliare neppure di un giorno.
Massimo Versari – Coordinamento tecnico

L’importanza del lavoro di squadra
Determinata a consentire la riapertura del traffico prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, Mazza ha proseguito le operazioni per tutta estate dimostrando grandi capacità di adattamento a condizioni logistiche, ambientali e climatiche complesse.
Romeo Patuzzi (capo squadra sottoservizi), Ndrincim Lizi (capo squadra carpentieri) e Dario Fracassi (capo squadra saldatori specializzati) hanno raccontato che «è stata una sfida impegnativa, in un tratto strategico per la mobilità della città e sotto gli occhi di tutti. La squadra si è resa compatta, gli uomini hanno rinunciato a riposi e ferie, lavorando sotto il sole cocente».
La forza di Mazza in questo cantiere è stata proprio «quella di avere uomini con specializzazioni e competenze veramente alte e macchinari tecnologicamente avanzati che hanno permesso di performare in più settori in un concatenarsi di lavorazioni», come ha sottolineato Massimo Versari.
Il forte legame con il territorio
Nonostante gli inevitabili disagi causati da un cantiere così laborioso, le persone che frequentavano la zona hanno dimostrato grande comprensione e solidarietà.
Una menzione speciale va a Luigi, un ottantenne rimasto solo in concomitanza dell’inizio del cantiere, che ogni giorno ha offerto alla squadra acqua fresca, parole di incoraggiamento e dettagliati resoconti su chi passava per il cantiere. Il suo balcone è diventato per i capi squadra il miglior punto d’osservazione per i lavori.

Nel complesso, questo intervento ha consolidato ulteriormente il legame tra Mazza e la comunità locale, dimostrando l’importanza di lavorare in sintonia con il territorio per rispondere alle necessità della cittadinanza.
Certe giornate sono state al limite della sopportazione, ma tutto il circondario ci ha supportato e sostenuto nonostante il disagio, il rumore e la polvere. Non sono mancate le lamentele di chi, stanco dei rallentamenti, al passaggio nei pressi del cantiere dimostrava la propria intolleranza. Ma anche questo fa il nostro lavoro.
Romeo Patuzzi – Capo squadra sottoservizi
Ndrincim Lizi – Capo squadra carpentieri
Dario Fracassi – Capo squadra saldatori specializzati
La conclusione dei lavori
L’11 settembre la viabilità della rotatoria è stata ripristinata, con un anticipo di 11 giorni rispetto ai tempi previsti. Il cantiere si è concluso il 29 novembre secondo il cronoprogramma rivisto.
L’AD Giovanni Mazza ha rimarcato la solerte collaborazione e la pressante supervisione esercitata dalla committenza, composta da A2A Calore e Servizi, A2A Ciclo Idrico, Unareti, Retragas, dalla direzione lavori e dal coordinatore della sicurezza per far in modo che i lavori potessero rispettare le tempistiche prestabilite.
È stata un’estate impegnativa, una sfida per me e per tutte le mie persone, ma il risultato ha prodotto in tutti noi un indiscusso orgoglio. Ora siamo pronti per nuove sfide.
Giovanni Mazza – AD
